Day #12 - Incroci
Succede che stai guidando da Tabriz a Teheran, sotto il sole del mattino. Ancora non fa caldissimo, l'afa vera arriva nel pomeriggio e c'è ancora una piacevole brezza che si infila tra le montagne.
Succede che sul lato della strada iniziano ad esserci diverse bancarelle di ambulanti, all'inizio solo di frutta secca. Ma chi farebbe colazione con la frutta secca? Andiamo avanti. Dopo qualche chilometro appaiono i primi venditori di cocomeri. Beh, un melone quasi quasi.. Ma no dai, abbiamo ancora 450km da fare e oggi la macchina sembra andare bene, approfittiamone. Ma scusa, non possiamo non fermarci, scegline uno e quello è. Ok; cinque minuti e tre baracchini dopo: è quello, vai. Succede quindi che mangiamo un ottimo melone e quando stiamo per andare via, torniamo indietro per prendere dell'acqua e fare un paio di foto.
In quello stesso momento succede che un uomo, Hassan, ha deciso di fare duecento metri in retromarcia perché anche lui ha pensato di comprare un po' di melone in quel baracchino. Ci sente parlare e "hey guys where are you from? Oh Italy, great" e blablabla prosegue con "ma dove cazzo andate a Teheran senza prenotare, stasera ristorante e siete miei ospiti".
Succede quindi che ti trovi a passare una serata in un ottimo ristorante di Teheran con Hassan ed un suo amico, Amir, stilista. E parlando oh, ma io ho studiato in Svizzera e Mino oh, ma io conosco qualcuno in un college svizzero e Amir oh sì, era il mio college e io conosco from Calabria a friend, Laruffa. Sergio! Yes, Sergio!
Succede che ti fermi a comprare un melone a 450km da Teheran e poi albergo cena rooftop e cucina persian e poi, all'improvviso, Sergio Laruffa.
(Nella foto: dove il melone ebbe inizio)